Struttura di un razzo

Ora vi spiegherò come saranno fatti i vostri razzi ad acqua,ed utilizzando termini propri dei veri razzi ne vedremo la loro anatomia,funzionalità e come ricavarne le parti.

Un razzo fondamentalmente si divide in parti quali:Ogiva,Corpo,Transizione e Pinne.

Ma siccome stiamo parlando di Razzi ad Acqua ecco le parti che ci riguardano e come procurarsele da delle banalissime bottiglie di acqua naturale. Non lasciatevi scoraggiare dalla apparente realizzazione maniacale dei pezzi... basta davvero poco per convertire una bottiglia in un ogiva come in un serbatoio. E' tutta una questione di manualità ed esperienza...e soprattutto di avere i materiali pronti e a tiro di mano :)

da poco si ottiene molto

Serbatoio

Ogiva

Serbatoio

   

Transizione

Pinne

 

Parliamo del razzo in generale

 

Generalmente alla definizione di razzo vengono collegate parole come "combustibili", "gas", "propellente"...ma come penso di avervi già ben spiegato noi non avremo a che fare con nulla di tutto questo,ammenochè se consideriamo l'acqua e l'ossigeno come propellente.

Però ad esempio razzi veri e ad acqua hanno una cosa in comune:l'aerodinamica. Ecco quindi alcune piccole regole che si dovrebbero rispettare per ottenere un razzo professional.

Proporzioni

Nell'immagine sottostante sono indicati i rapporti(detto anche "rapporto di aspetto")che un missile dovrebbe avere. In particolare il rapporto diametro-lunghezza dovrebbe essere 10:1 o 20:1. Ad esempio lavorando con le nostre bottiglie d'acqua che hanno un diametro di 8,5cm(di solito),il nostro razzo deve avere una lunghezza compresa tra i 85cm o 1,70metri. Sinceramente il secondo rapporto lo sconsiglio: ho già tentato la costruzione di razzi con rapporto 10:1, ed allungandoli con le parti centrali delle bottiglie,si va sempre incontro al problema dell'aumento di peso. La cosa vi deve preoccupare se lavorate con pressioni al massimo di 5atm. Ma già se costruite modelli di capacità maggiori(coi serbatoi compositi da 3litri in sù) e lavorate a 7-11atm,provateci:fare un modello da 3-4-5-6litri implica già di per se stesso un allungamento del serbatoio e quindi del razzo, tanto vale che facciate le cose ben bene rispettando anche i rapporti delle pinne.

Rendo grazie all ACME per la concessione di questa immagine

MATERIALI

Mirate al minimo peso!Se volete far le cose per bene dovete eliminare tutto il superfluo: decorazioni,nastro in più,plastica in eccesso(ovvero quella plastica che non partecipa strutturalmente al razzo). Non usate come già detto parti metalliche e plexiglas.

COERENZA

Come consigliato nella sezione progettazione dell'Acme non ha alcun senso curare maniacalmente un dettaglio per poi trascurarne un altro altrettanto importante... e quantomeno se si vogliono fare degli esperimenti fateli su modelli VANGA ovvero:fare 2 modelli uguali,scarsi,dove però uno ha l'ipotetico miglioramento,lanciandoli più volte a parità di variabili si osservano le differenze. Che senso avrebbe fare un miglioramento su un missile senza averne la controprova?Queste sono basi di sperimentazione scientifica e a riguardo vi consiglio di dare una letta al buon Galileo.

METODI COERENTI

Possiamo paragonare i metodi di lavoro,agli attrezzi che potrebbe utilizzare un chirurgo sui suoi pazienti:

  1. METODO VANGA i razzi vengono costruiti fini a se stessi,senza alcun impegno intellettuale e studio dei centri...i risultati ovviamente sono moooOOOolto scadenti,ma se vi divertite ad osservare i razzi viaggiare alla ubriaca è il massimo

  2. METODO ZAPPA i razzi vengono costruiti con l obbiettivo di avere dei buoni risultati,vengono curate le parti strutturali e quanto meno ci si dedica a bilanciare il peso in punta. I risultati sono buoni ma variabili.

  3. METODO TRONCHESI vengono curati centro di gravità e di pressione,quest'ultimo quanto meno sottoponendo il razzo a fortuite raffiche di vento. Si cura il peso del razzo,la forma delle pinne,dell'ogiva e della transizione.

  4. METODO FORBICINE tutto è mirato al minimo uso di nastro per favorirne il peso,il centro di pressione è calcolato sia via software sia manualmente,il centro di gravità ne è quindi relativamente spostato. Prima del lancio ci sono decine di verifiche dei centri. Pinne perfette, il razzo aspetta solo la rampa.

  5. METODO BISTURI il razzo rispetta tutte le proporzioni auree di lunghezza e larghezza,così come le pinne e l'ogiva. Costruito all'insegna della leggerezza,i nastri sono sapientemente tagliati,i centri "maniacalmente" calcolati e verificati. Ovviamente il nostro gioiello verrà dotato di paracadute:dato l impegno messo per costruirlo non vogliamo distruggerlo al primo lancio no?